giovedì 5 giugno 2014






Apprendiamo dal MV della nascita di un nuovo comitato contro il declino del centro di Udine. Che quella dei comitati sia l' unica strada?

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Nasce un comitato contro il declino del centro di Udine

Sono nove, per ora, gli esercenti che in via Sarpi e dintorni hanno deciso di unire le forze nella «Contrade di San Pieri martar». «Vogliamo promuovere iniziative in grado di animare il cuore della città»
UDINE. Contro il declino del centro città, che si accentua nel periodo estivo, via Sarpi punta i piedi e fonda il comitato «Contrade di San Pieri martar».
Sono nove, per ora, gli esercenti della via udinese che si sono uniti e hanno deciso di formare il comitato per promuovere una serie di iniziative in grado di animare e ridare vitalità al centro, non solo durante il periodo estivo, con gli eventi del mercoledì di via Sarpi, ma anche per tutto il resto dell’anno.
«Il nostro comitato nasce con l’intento di promuovere eventi che attirino gente e propongano iniziative per tutti i dodici mesi – afferma il presidente dell’associazione e titolare dell’enoteca Ars Bibendi, Giulio Bergnach –; le passate esperienze di via Sarpi, nonostante alcune incomprensioni, hanno lasciato un segnale positivo, dimostrando che grazie all’unità di intenti e mettendo da parte le rivalità e la concorrenza, si può proporre qualcosa di originale e lavorare tutti assieme».  
Altrimenti, si rischia di chiudere le attività, perché manca la clientela.
Nato a fine maggio, il comitato, tuttavia, non si propone solo come organizzatore di eventi e manifestazioni, come tiene a precisare il presidente, ma rimane aperto al contributo di tutti per consigli e suggerimenti, e invita commercianti e residenti di via Sarpi, ma anche delle zone limitrofe, a farsi avanti ed aderire all’iniziativa. Una promozione che però non può escludere gli appuntamenti del periodo estivo: «cercheremo di organizzare ancora l’evento dei mercoledì del Sarpi» dichiara Bergnach.

La movida è alle porte, ma quest’anno la musica dovrà mantenere livelli più bassi e, via Sarpi, rientra nella zona che dovrà rispettare il volume tra i 40 e i 45 decibel, con l’eccezione delle deroghe che non supereranno comunque i 70 decibel.
Una limitazione particolarmente restrittiva per i locali del centro che, senza deroghe, potranno difficilmente organizzare eventi musicali.
«Lo scorso anno abbiamo superato le limitazioni imposte, siamo rimasti scottati e le restrizioni sono state un po’ punitive, ma le abbiamo accolte e ci sono servite» ha commentato il presidente, che assicura che per la stagione in corso rispetteranno con il massimo impegno le regole imposte e si rivolgeranno ad esperti per garantire la miglior riuscita dell’evento anche con volumi più bassi.
Per ora nessuna comunicazione ufficiale, ma continuano gli incontri e i contatti con l’amministrazione, che sta predisponendo, in questi giorni, la mappatura dell’inquinamento acustico del centro storico.
«Troppo spesso si parla di movida facendo riferimento all’accezione negativa del termine» aggiunge il presidente, che invita a considerare gli eventi anche come occasione per garantire divertimento a chi rimane in città durante il periodo estivo e la sopravvivenza delle attività del centro, penalizzate dalle attività e dalle manifestazioni che si svolgono in periferia e sul territorio.
«Vogliamo organizzare le serate, non ci interessano le polemiche - ha ribadito il presidente - e ancor meno gli scontri con i residenti e l’amministrazione, che ci ha sempre sostenuto e se l’anno scorso abbiamo sbagliato, stavolta rimedieremo rispettando tutte le norme».
Ma un evento del genere, secondo Bergnach, non rappresenta solo un momento di musica e caos, ma deve essere concepito come valore aggiunto per la città. E in questa direzione si devono muovere anche i residenti, chiamati a collaborare, rinunciando a qualche ora di quiete, in cambio di una città più viva e ricca di attività economiche, «senza le quali anche il loro investimento perderebbe di valore».

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