giovedì 23 giugno 2011

Una lettera al Sindaco

Il percorso classico di un Comitato di quartiere che a partire da pochi promotori riesce a coinvolgere oltre 70 persone residenti in zona Ancona, dotandosi di uno Statuto e di un Direttivo eletto secondo modalità democratiche e trasparenti.

Un'aggregazione spontanea di cittadini che s'incontrano pubblicamente - le tre assemblee che si son tenute tra febbraio e maggio - per far emergere grazie alle segnalazioni di tutti le problematiche che affliggono via Cotonificio e via Colugna, studiando insieme le soluzioni possibili, approfondendo le informazioni sulle norme attuali, avendo a cuore il miglioramento della qualità della vita nel quartiere.
Viabilità, arredo urbano, inquinamento, servizi ai cittadini: queste le tematiche che alla fine han trovato accoglienza nel primo atto ufficiale del Comitato, ovvero l'invio al Sindaco di Udine di una Lettera pubblica contenente tutte le proposte maturate in questi mesi.

Tutte le risposte che riceveremo dall'Amministrazione cittadina, tutte le attività future del Comitato verranno riportate qui, su questa bacheca elettronica da considerarsi quale Luogo ufficiale di visibilità delle nostre iniziative di cittadinanza attiva.
La partecipazione dei Cittadini è libera: inviateci le vostre segnalazioni e riflessioni, via mail oppure commentando questo stesso articolo.

Qui sotto, il testo della Lettera inviata al Sindaco.


Comitato Udine NordOvest
http://comitatoudinenordovest.blogspot.com/
comudino@gmail.com



All'attenzione del Sindaco
e Assessori competenti
del Comune di Udine








Proposte all'Amministrazione di Udine per la qualità dell'abitare


Abstract
Il Comitato di quartiere di Udine NordOvest intende mediante questa Lettera rendere nota all'Amministrazione comunale l'insoddisfacente situazione urbanistica e abitativa relativa alle aree cittadine situate in prossimità di via del Cotonificio e via Colugna. Esistono in questa zona delle problematiche relative all'arredo urbano, alla viabilità e alla presenza dei servizi di comunità che non possono essere ulteriormente ignorate.
Le assemblee pubbliche indette dal Comitato, aventi la finalità di permettere la partecipazione diretta dei cittadini qui residenti al miglioramento dell'abitabilità del quartiere conosciuto come Ancona, hanno fatto emergere diversi nodi critici, sintetizzati in questa comunicazione insieme alle corrispettive proposte di soluzioni possibili e praticabili.

Il Comitato Udine NordOvest è un'organizzazione spontanea di cittadini interessata a migliorare l'abitabilità e la qualità della vita della zona geografica udinese nota come Ancona, nella parte nord-ovest della città. Dotandosi di un proprio Statuto e organi direttivi, il Comitato – che annovera al momento circa settanta iscritti - ha promosso nel 2011 una serie di assemblee pubbliche per sensibilizzare i cittadini residenti tramite forme di cittadinanza attiva.
Il Comitato, raggiungibile via posta elettronica all'indirizzo comudino@gmail.com, garantisce visibilità alle proprie iniziative tramite il blog comitatoudinenordovest.blogspot.com.


Analisi del contesto
Tra il Polo ospedaliero e quello universitario dei Rizzi, spingendosi verso nord fino al limite territoriale del Comune di Udine, si stende una vasta area periferica caratterizzata da un'edificazione di piccole villette e casette, palazzine e condomini. Dal secondo dopoguerra, in fasi successive, l'area è stata interessata da una progressiva edificazione che, espandendosi a macchia d'olio, ha portato la città a saldarsi con i primi nuclei abitativi più periferici ed isolati. In questo contesto furono creati il polo scolastico in via Colugna, il campo sportivo in via Friuli e, dopo la dismissione delle attività produttive della San Marco e del Cotonificio Udinese (la Solari rimanendo tuttora testimone di quello sviluppo insediativo industriale), le aree interessate e quelle contermini furono progressivamente edificate con finalità residenziali. Alla trasformazione di questa zona, che ha comportato non soltanto la diversificazione delle tipologie abitative in relazione al mutato costo dei suoli e delle abitudini di vita ed economiche degli Udinesi di periferia, non è corrisposta un’adeguata ridefinizione degli standard urbanistici.

Nel corso degli ultimi vent'anni il quartiere Ancona e gli assi viarii afferenti hanno radicalmente mutato aspetto.
Se fino a poco tempo fa via Cotonificio poteva essere considerata una strada di scorrimento verso Nord - verso Pagnacco e l'Osovana – circondata da terreni agricoli e caratterizzata da poco traffico, la costruzione recente del campus universitario dei Rizzi (migliaia di studenti) e del complesso insediativo denominato "Borgo Nuovo" (centinaia di famiglie) ha determinato un traffico locale decisamente eccessivo e insostenibile rispetto alle stesse intrinseche caratteristiche tecniche stradali, quali dimensione della carreggiata, presenza di marciapiedi, attraversamenti a raso, delimitazione di sedi stradali per le piste ciclabili.

Via Colugna sente premere su di sé il peso dello sviluppo recente verso Nord del Polo Ospedaliero, dove le realizzazioni imminenti di nuovi accessi veicolari e pedonali alle strutture ospedaliere (anche su via Chiusaforte) determinano uteriormente un incremento del traffico della zona.

Allo stesso modo, con una frequenza oraria di migliaia di passaggi di automobili e automezzi pesanti, si registra una situazione poco salutare a Nord della rotonda dell'Ancona, dove convergono nuovi flussi di traffico in seguito all'apertura di nuove bretelle di collegamento con la zona dello Stadio dei Rizzi, con la tangenziale, con vial Tricesimo/via Nazionale tramite le nuove rotonde di via Gran Selva e via Pascats. Il sistema delle rotatorie che è stato realizzato in anni recenti al margine settentrionale del comune di Udine al confine con il comune di Tavagnacco, con l’intento di fluidificare la circolazione, ha di fatto favorito lo svolgersi della stessa lungo assi viari inadeguati a sostenere l'attuale alta frequenza del traffico veicolare.
La conseguenza di questo stato di cose è un pesante deterioramento delle condizioni abitative attraverso gli effetti indotti dal traffico che, come noto, sono l’inquinamento ambientale ed acustico e la pericolosità legata alla percorrenza di mezzi di tutti i tipi, soprattutto pesanti e inquinanti.

La qualità dell'abitare in questa zona geografica dell'immediata periferia udinese è inoltre inficiata dalla mancanza di servizi alla cittadinanza (farmacia, ufficio postale, spazi aggregativi per giovanissimi e anziani) presso i nuclei residenziali quali BorgoNuovo oppure lungo via Colugna.


Nodi problematici

Individuazione estensione geografico-amministrativa del quartiere
Attualmente il quartiere dell'Ancona ricade sotto la circoscrizione Chiavris – Paderno, la più popolosa della città di Udine. Questa scelta amministrativa aveva sicuramente senso al momento della creazione delle aree geografiche circoscrizionali, risalenti a almeno un paio di decenni orsono: lo sviluppo urbanistico recente della zona rende però obsoleto questo apparentamento. Le problematiche locali richiederebbero una riprogettazione delle circoscrizioni, secondo il numero dei cittadini residenti. L'area di via Cotonificio e di via Colugna “alta”, al margine estremo occidentale della circoscrizione Chiavris – Paderno, al confine con quella dei Rizzi – San Domenico, meriterebbe forse una considerazione più rispettosa delle proprie peculiarità insediative.

Viabilità e traffico
La situazione della viabilità nel quartiere è ormai insostenibile.
Via Cotonificio è oggi una strada notevolmente trafficata, dove si riversa sia il traffico pendolare alquanto sostenuto di quanti entrano in città proveniendo da Nord, sia quello locale moltiplicato dalla presenza del Polo universitario e ospedaliero, nonché dai nuovi insediamenti residenziali.
La percezione della strada come di un rettilineo apparentemente poco frequentato da pedoni, scarsamente arredato, induce inoltre gli automobilisti a percorrere la via a velocità spesso elevata.
E' presente inoltre un discreto afflusso di ciclisti, non solo studenti universitari, malamente incanalato da piste ciclabili assolutamente non sufficienti a garantire sicurezza e protezione dal traffico veloce automobilistico.

Inquinamento atmosferico e acustico
Essendo il traffico alquanto intenso nel corso dell'intera giornata, e decisamente notevole durante le ore di punta, è inevitabile che il livello di inquinamento acustico sia piuttosto alto: la qualità dell'abitare è seriamente compromessa.
A questo si aggiunge l'inquinamento ambientale dovuto ad esalazioni di benzene, sospensione e dispersione di polveri sottili, che risulta essere un dato palpabile ed incontrovertibile. Chiunque transiti lungo una delle vie principali percepisce in modo netto sia olfattivamente sia osservando altri sintomi la presenza degli inquinanti, che, paradossalmente, aumentano in occasione dei blocchi del traffico. Infatti riteniamo del tutto sconveniente e fuorviante riferirsi alle centraline collocate in centro città, quando con ogni probabilità le condizioni peggiori si verificano proprio in zone periferiche come la nostra, le quali durante i periodi di blocco sono a libera circolazione. La diffusione estesissima del fenomeno, che non investe solo la città nel suo centro, fa comprendere bene come il problema vada affrontato con un approccio metodologico totalmente diverso dai blocchi occasionali. La presenza nel quartiere di una scuola primaria e di una scuola materna, nel rispetto di una giusta filosofia  riguardante una “città a misura di bambino” dovrebbe portare a monitorare sul luogo e ovviare al problema dell'inquinamento atmosferico, al fine di salvaguardare la popolazione giovanile.

Condizioni di manutenzione infrastrutturale e opere di urbanizzazione
Una nota dolente è rappresentata dalla mancanza di quelle opere che costituiscono presidio per la sicurezza dei cittadini. Nel quartiere, proprio lungo gli assi maggiormente trafficati, mancano spesso i marciapiedi. Dopo molti anni di segnalazioni, di petizioni, di lettere e di visite ai vari Assessorati competenti da parte di numerosi cittadini, si è deciso recentemente di dare corso alla realizzazione di alcune di queste opere indispensabili.
La manutenzione delle banchine, laddove non vi siano i marciapiedi, è molto carente: queste si ritrovano ad essere spesso piene di buche che si allagano durante le piogge, impedendo il transito ai pedoni costretti ad invadere la sede stradale con grave rischio per l’incolumità.
Anche la segnaletica stradale posta in molti punti strategici risulta collocata spesso con criteri discutibili, invitando a percorsi fuorvianti e dannosi.

Politiche dei servizi alla cittadinanza
La situazione dei servizi alla cittadinanza è decisamente carente. Il quartiere, benché discretamente popoloso, non dispone di una farmacia, di un ufficio postale, di un centro di aggregazione. Esistono soltanto alcune strutture commerciali, dei bar, delle pizzerie.
Questa situazione è tanto più grave se si pensa alla popolazione anziana, magari con difficoltà di trasporto.

Per quanto riguarda i mezzi pubblici, si può affermare che la progettazione delle linee degli autobus urbani andrebbe rivista per incontrare le nuove esigenze dei residenti e di coloro che frequentano l'Università, sia dal punto di vista dei percorsi sia da quello della frequenza delle corse.
In particolare, esistono tre linee che attraversano e lambiscono il quartiere. La linea 1 che avrebbe la miglior frequenza di passaggi si ferma al parcheggio scambiatore di via Chiusaforte, divenendo di fatto pochissimo utilizzabile a tutta la popolazione che si situa nella parte più periferica, verso la parte alta di via Colugna. La linea 6 giunge fino in via Tevere ed è quella che ha il percorso più efficace, ma ha una frequenza del tutto insufficiente, soprattutto per coloro che vorrebbero, o potrebbero, usare la linea per recarsi al lavoro e pertanto avrebbero necessità di orari più congruenti con un uso razionale che non faccia perdere troppo tempo nelle attese. La linea 10 ha per meta il polo universitario ed interessa solo molto marginalmente la popolazione del quartiere.



Proposte

Viabilità e traffico
Revisione del piano del traffico differenziando adeguatamente quello di penetrazione alla città da quello di penetrazione e distribuzione al quartiere.
  1. Disincentivare il traffico in via del Cotonificio e via Colugna, ad esempio inserendo, laddove possibile, dissuasori per limitare la velocità di percorrenza dei veicoli.
    1. Intervenire nel senso di restringere la sede stradale in corrispondenza dei passaggi pedonali, dotandoli delle apposite isole salvagente. A tale proposito vanno rivisti i posizionamenti degli attraversamenti pedonali esistenti in corrispondenza delle rotatorie, in quanto in alcuni casi ciechi per chi sopraggiunge dalla rotatoria. Ne sono un esempio l'attraversamento a valle della rotatoria dell'Ancona in direzione via Colugna e l'attraversamento a valle della rotatoria del Faro in direzione via Freschi.
    2. Proposta installazione dissuasori alla velocità (speed display, segnaletica verticale e orizzontale)
    3. Proposta installazione dissuasori al traffico (semafori “intelligenti”)
  2. Dirottamento traffico su viale Pasolini
    1. Segnalare adeguatamente i percorsi alternativi verso la città per chi proviene da Nord e, in particolare, dall'Osovana. Allestire segnaletica verticale per indicare la tangenziale sul cavalcavia dell'autostrada in zona Feletto Umberto, al fine di convogliare il traffico destinato al centro città verso l'uscita Fiera-Stadio, dove poter imboccare viale Pasolini e quindi evitare di impegnare via Cotonificio
  3. Valutare il ripristino della progettazione dell'asse stradale a congiungere la rotatoria della Gran Selva con via Friuli sul vecchio rilevato della ferrovia Udine-Majano, per sostenere il traffico attuale e futuro diretto al nuovo Polo ospedaliero
  4. Via Moisesso: proposta di obbligo di svolta a destra all'intersezione con via Cotonificio, approntando altresì dei rallentatori (dossi) in corrispondenza degli attraversamenti pedonali per limitare la velocità di transito.
    1. In determinate ore della giornata si verificano lunghe code alla confluenza tra via Moisesso e via del Cotonificio con conseguente aumento dell’inquinamento e pericolosità. Si potrebbero evitare tali inconvenienti obbligando le macchine a svoltare a destra, creando così un traffico più fluido. Chiediamo quindi il posizionamento di una nuova segnaletica verticale nonché, essendo via Moisesso una strada residenziale e secondaria, dei rallentatori (dossi evidenziati con vernice rossa) sulle strisce di attraversamento pedonale al fine di disincentivare chi percorre la via dal procedere a velocità sostenuta.
  5. Rendere via Jacopo Belgrado a senso unico di marcia (verso via Cotonificio)
  6. Rendere via Dal Melon a senso unico di marcia (verso Colugna)
  7. Ottimizzare le carreggiate e il traffico in via Chiusaforte.
    1. La sede universitaria di piazzale Kolbe e gli accessi all'Ospedale richiamano autoveicoli che vengono fatti parcheggiare lungo i lati della via, rendendo difficoltoso il traffico degli autobus. Potenziare e riprogettare l'utilizzo, incentivandolo, del parcheggio scambiatore
  8. Ciclabile di via Cotonificio
    1. Via Martignacco, via Pasolini, via Gino Pieri insieme a via Cotonificio convergono tutte sotto il cavalcavia, lì è dove il traffico viene smistato verso direttrici più veloci; la soluzione attuale degli incroci è piuttosto articolata, si formano rallentamenti e code di automobili che cercano di immettersi sulle carreggiate. In particolare, il comportamento dei ciclisti non è stato ben progettato: proveniendo da centro città, lungo via Passons, il flusso di studenti universitari e dei cittadini che utilizzano la bicicletta vede scomparire le corsie dedicate, è costretto a percorrere i marciapiedi o impegnare la sede stradale, per portarsi a nord del cavalcavia e quindi imboccare viale Pasolini o via Cotonificio, nel caso dei numerosi universitari che intendono raggiungere il Polo Scientifico dei Rizzi. Realizzare una buona pista ciclabile in via tutta Cotonificio, messa in evidenza da un’adeguata segnaletica verticale e orizzontale (compreso l’eventuale còrdolo per separarla fisicamente dalla corsia del traffico automobilistico, ovunque sia possibile) potrebbe rivelarsi un’azione meritoria, in quanto garantirebbe una maggior sicurezza per i ciclisti, riuscendo al contempo a modificare la percezione degli automobilisti rispetto alla percorribilità di via Cotonificio, inducendoli auspicabilmente a rallentare la velocità di marcia.
  9. Ciclabile di via Colugna
    1. Progettare e realizzare una pista ciclabile a vantaggio dei flussi aventi come meta i locali plessi scolastici

Condizioni di manutenzione infrastrutturale e opere di urbanizzazione
  1. Via Cotonificio
    1. Valutare la possibilità di stendere asfalto fonoassorbente
    2. Segnalare adeguatamente gli attraversamenti pedonali
  2. Borgonuovo
    1. Ottimizzare la situazione dei marciapiedi: sono presenti trenta metri di marciapiede (non completato) con ghiaia e tombini sporgenti, impraticabile quando piove.
    2. Realizzare attraversamenti pedonali assenti in prossimità di luoghi di frequenza: cassonetti; edicola; ecc.
  3. Piazza Polonia
    1. realizzare una piantumazione per rendere maggiormente vivibile l’area anche d’estate.
  4. Via Aonez
    1. valutare la possibilità di rimuovere un muro che sporge sulla strada con i rischi conseguenti (esistono petizioni con foto dal 1980 verso il Comune di Udine senza risultati)


Inquinamento atmosferico e acustico
  1. Proposta di installazione strumenti per la qualità dell'aria (zona rotonda Ancona)
    1. installazione di una centralina per il monitoraggio dell’aria. La durata dei campionamenti dovrebbe essere almeno annuale, se non permanente, al fine di differenziare adeguatamente le fonti di inquinamento tra  riscaldamento domestico invernale e l'effetto del puro traffico.;

Servizi alla cittadinanza
  1. Prevedere la realizzazione di un'area verde attrezzata a servizio del quartiere, dotata di un piccolo centro civico polifunzionale: piccola biblioteca, saletta per le riunioni, spazio espositivo ecc., da collocare in una posizione possibilmente baricentrica rispetto al quartiere stesso (esistono delle aree di recente acquisizione che, ci risulta, siano pubbliche, che si presterebbero allo scopo, per es. l'area verde “Anna Frank” interna al BorgoNuovo  lungo via del Cotonificio);
  2. Richiesta di utilizzo dell’ex abitazione del custode della scuola D.A. Julia di via Colugna per finalità sociali.
    1. La ex casa del custode, collocata in prossimità della scuola, potrebbe svolgere importanti funzioni per i residenti del quartiere. Le iniziative per l’utilizzo di questa struttura a fine sociale sarebbero molteplici. Per fare solo qualche esempio si potrebbe realizzare una biblioteca, di cui siamo privi,utile sia per il plesso scolastico che per i numerosi abitanti della zona; istituire laboratori dalle molteplici finalità, utilizzabili anche dagli alunni della scuola.
  3. Ottimizzazione percorsi linee extraurbane autocorriere SAF
    1. La SAF per la linea extraurbana Udine – Tolmezzo sembra orientata nel immediato futuro a preferire via Pasolini per la percorrenza delle sue autocorriere, cosa che il Comitato auspica
  4. Ottimizzazione percorsi linee urbane autobus
    1. Riprogettare percorsi e frequenza delle linee urbane autobus 1 e 6.



Comitato Udine NordOvest
La Presidente
Laura Ghisalberti


Udine, 16 giugno 2011

comudino@gmail.com




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