mercoledì 9 ottobre 2013

Qualità dell'abitare

Apprendiamo dal Messaggero Veneto che Marco Valentini, già in passato partecipante del Comitato Udine nordovest, riprova a proporre la battaglia per una qualità dell'abitare qui nel nostro quartiere, facendosi portavoce di un'esigenza diffusa tra noi residenti riguardo la viabilità e la presenza orami stabile di una famiglia Sinti nel quartiere, peraltro nell'articolo stesso spiegata dall'Assessore competente ricorrendo ad una mancanza di requisiti ater della stessa.

Riportiamo l'articolo menzionato.



I residenti: «Stop alle roulotte dei rom nel parcheggio»

Il comitato scrive al sindaco: «L’area attrezzata è insicura e i camperisti non sostano perché ci sono solo nomadi»

«Via i rom dal parcheggio di via Chiusaforte». Il comitato di cittadini, rappresentato da Marco Valentini, ripropone un vecchio problema, noto a palazzo D’Aronco. Nel parcheggio che a breve sarà riservato ai dipendenti dell’ospedale, da anni sostano i camper dei nomadi. E’ successo anche durante Friuli Doc. «Nonostante l’area fosse stata attrezzata con servizi igienici per i visitatori della manifestazione, nel parcheggio di via Chiusaforte - afferma Valentini - dal 13 al 15 settembre hanno stazionato, con tavoli e sedie, solo i rom».
I problemi del quartiere, che si estende tra le vie Cotonificio e Colugna, non finiscono qui perché, come scrive Valentini in una missiva inviata al sindaco Furio Honsell, nella zona mancano i marciapiedi, le strisce pedonali sono sempre scolorite e il trasporto pubblico locale è carente. Ma andiamo con ordine.
Le roulotte dei rom I cittadini non accettano che il parcheggio di via Chiusaforte rischi di diventare un campo nomadi. «L’area - si legge nella lettera - è occupata a tempo pieno da alcune famiglie con roulotte e camper». Sempre Valentini fa notare che «in un recente viaggio all’estero ho conosciuto alcuni camperisti, i quali pur apprezzando Udine hanno definito insicura la presenza dei rom nell’unica area di sosta attrezzata per i camper in città». Un’affermazione di difficile comprensione per l’assessore ai Diritti e all’inclusione sociale, Antonella Nonino che minimizza: «Si tratta di un nucleo escluso dalla graduatoria Ater, molto povero che vive nella roulotte con una minore». Una situazione difficile della quale si stanno occupando i servizi sociali come è successo per l’altra famiglia, un po’ più problematica, che ha traslocato lo scorso aprile. L’assessore alla mobilità, Enrico Pizza, invece, ricorda che la giunta tornerà ad analizzare la richiesta avanzata due anni fa dall’Azienda ospedaliero-universitaria Santa Maria della Misericordia per utilizzare quel parcheggio quando i lavori in corso faranno venir meno decine di posti auto all’interno del polo ospedaliero.
Trasporto pubblico Il comitato di via Cotonificio lamenta poi la sospensione della sperimentazione del prolungamento del servizio fino alla rotonda di via Cotonificio. Inoltre chiede di spostare il capolinea della linea 1 in piazza Polonia e la linea extraurbana su via Pasolini. Lapidario al riguardo l’assessore Pizza: «Il Piano urbano del traffico già prevede l’aumento del chilometraggio del trasporto pubblico, ma la tratta coinvolge anche Regione e Provincia». Detto questo, Pizza si sofferma su un altro aspetto, riguardante le richieste dei comitati che, una volta accolte, cadono sotto il peso del reale utilizzo dei mezzi pubblici. «La sperimentazione conclusa lo scorso giugno che garantiva l’arrivo del bus fino alla rotonda di via Cotonificio - spiega l’assessore - non ha funzionato. Per tutto il periodo i bus hanno viaggiato vuoti, a fronte di un risultato pari a zero. E noi non possiamo buttare dalla finestra migliaia di euro per una raccolta di firme».
Viabilità Il comitato chiede infine al Comune di progettare l’illuminazione pubblica e nuovi marciapiedi in via Paschini, oltre al senso unico tra le vie Moisesso e del Melon e le vie Cotonificio e Colugna. «Il patto di stabilità ci impedisce di aprire nuovi cantieri - ripete Pizza -. Appena possibile lo faremo»

articolo di Giacomina Pellizzari, Messaggero Veneto, 6 ottobre 2013

giovedì 11 aprile 2013

Opere pubbliche a Udine nord

Questo è quanto l'Assessore Enrico Pizza riferisce sul suo blog riguardo le attività svolte nella zona di Udine nord. Fonte: http://www.enricopizza.it/chiavris-paderno-ancona-fatti-e-programmi/

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CHIAVRIS, PADERNO, ANCONA: FATTI E PROGRAMMI

In questi 5 anni di amministrazione Honsell abbiamo realizzato – grazie all’ascolto dei cittadini e dei consiglieri delegati di zona (Enrico D’Este e Michele Vicario) – molte asfaltature, marciapiedi, interventi di sicurezza stradale. Abbiamo diverse opere pronte al via, quando il patto di stabilità nazionale ridarà finalmente fiato all’economia e ai comuni la possibilità di fare nuove gare e dare lavoro.
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Abbiamo messo in sicurezza i punti più critici riducendo gli incidenti all’incroci tra le vie: Monte S. Marco/via Bernardinis, via Faedis/via Forni di Sotto, via Pieri/via Latisana, piazzale Santa Maria Della Misericordia via Pieri/via Sacile via Sacile/via Tolmezzo, via Don Bosco (ciclopedonale per il Bearzi). Stiamo per completare la rotatoria tra via Cantore/Rombon/Hermada e la nuova piazza di Paderno.
Abbiamo fatto le asfaltature nelle seguenti vie: Alessandria, Aosta, Bufalini, Cadore, Cividina (Là di Moret), Forni di Sotto, Freschi, Majano, Maniago, Martignacco, Micesio, Monte Grappa, Monte Ortigara (tratto pubblico), Nimis, Oslavia, Pallanza, Paschini, Piemonte, Pinerolo, p.le P.Cesario da Rovigo (rotatoria Colugna/Chiusaforte), Rizzolo, Sacile, Saluzzo, S.M. del Gruagno.
Abbiamo realizzato i marciapiedi nelle vie: del Cotonificio (tratti pubblici), Gorizia (tratto ovest da via Monte Grappa al Mercato), Monte Vodice, San Daniele (ciclopedonale), Vat-del Maglio (ciclopedonale) ed il sottopasso ciclopedonale tra viale Vat e via Romagna. Finiremo entro la primavera i marciapiedi in via Alba e Monte Cimone.
IN PROGETTO:
Pronte per la gare le asfaltature nelle vie: Brazzacco, Caporiacco, del Cotonificio, del Maglio, Faedis, Feletto, Pieri (disconnessione radici), Romagna, Santa Giustina (dossi), viale Tricesimo, ciclopedonale di Volontari Libertà.
In gara anche i seguenti marciapiedi: ciclopedonale tra via Cadore/Passons/Cotonificio, Chiusaforte, Ermes di Colloredo, Martignacco, Molin Nuovo (ciclopedonale)  Monte Rombon, Vat (ciclopedonale da via del Maglio al sottopasso di via Romagna).
E’ infine pronto per la gara il progetto interamente finanziato (740mila euro) per il collegamento ciclabile Prusst, da piazzale Osoppo a Zompitta di Reana. L’ultimo lotto va dalla scuola Marconi di via Torino fino a Molin Nuovo. Il progetto prevede due rotatorie su via Alba e via Fusine ed il marciapiede ciclopedonale di via Biella (con il rifacimento dell’illuminazione a LED e la riasfaltatura della strada).
Finanziate ed attualmente in progettazione sono le riasfaltature di viaGorizia, di viale Vat e della rotatoria di piazzale Chiavris. Appena terminate le acquisizioni al demanio comunale (purtroppo sono ancora strade private, pur “aperte al pubblico transito) procederemo con l’asfaltatura – già preventivata – delle vie: Codroipo, D’Artegna, Isonzo, Monte Nero, Tartagna, Tiepolo.
E’ in corso la procedura espropriativa per continuare il collegamento viario da viale Tricesimo a via Cividina (attraverso l’area ex Bertoli) in modo da sgravare dal traffico il quartiere di Paderno e quello di Molin Nuovo, per trasformarli in zona residenziale 30km/h. Per una città sempre più  bella e sicura.
Nell’appendice del programma Honsell 2013-2018 ci impegnamo infine a fare anche:
• Realizzazione di percorsi ciclabili sulle direttrici Vat – Godia – Beivars e sulla direttrice Bearzi –
Planis – via Caccia.
• Soluzioni per il problema del traffico su Via Cotonificio soprattutto per quanto riguarda i mezzi pesanti.
• Sistemazione dell’incrocio Via Alba – Viale Vat .
• Collegamento tra il cimitero di Beivars e la zona Planis-via Riccardo.

lunedì 18 marzo 2013

DIFENDIAMO LA SALUTE CON IL DONO DEL SANGUE

 
 
 
Forse non tutti sanno che presso il nostro quartiere Udine NordOvest da anni ha sede la sezione Ancona dell'Associazione Friulana Donatori Sangue che in occasione della ricorrenza del 40° anno di fondazione ha organizzato l'incontro "DIFENDIAMO LA SALUTE CON IL DONO DEL SANGUE" con la gradita partecipazione del relatore nonché Presidente Provinciale A.F.D.S.
Dott. Renzo Peressoni.
 
L'evento si terrà il giorno venerdì 5 aprile alle ore 20.30 presso la sede dell'Associazione, ovvero alla "Trattoria alla vecchia Ancona dai cont's" a Udine, in via Cotonificio.
Vista l'importanza dell'argomento della serata sarebbe gradita la partecipazione di tutti i donatori dell'Associazione e di tutti gli interessati.
Seguirà bicchierata.
 
Presidente
Giorgio De Leo
 
AFDS
sezione Ancona
via Cotonificio 207
33100 Udine


Per info, Vice Presidente Devid Trangoni cell. 347 1320187
 
 
 


lunedì 11 marzo 2013

Articolo su Messaggero Veneto


Udine, duemila famiglie: pochi bus, siamo isolate

I residenti nella zona tra le vie Cotonificio e Colugna contestano i tagli al trasporto pubblico e l’abbandono dell’ex ferrovia

UDINE. I residenti nelle zone tra via Cotonificio e via Colugna, circa 2 mila famiglie, si sentono isolati dalla città. Gli abitanti lamentano le carenze del servizio di trasporto pubblico locale che ora sconta anche i tagli applicati da Regione e Provincia per far tornare i conti. E se i bus non rispondono alle esigenze dei residenti è evidente che i livelli già elevati di traffico sono destinati a lievitare ancora.
I residenti lo scrivono nero su bianco in una petizione consegnata nei giorni scorsi a palazzo D’Aranco, dove fanno notare anche la presenza di una Casa cantoniera disabitata e diventata punto di riferimento dei senzatetto. Tutto questo succede in una zona in espansione residenziale dove, fa notare il portavoce della protesta, Marco Valentini, «in alcuni punti abbiamo ancora i pali dell’illuminazione in legno».
Stanchi di doversi spostare sempre in auto visto che nella zona mancano anche le piste ciclabili, i residenti hanno chiesto al sindaco, Furio Honsell, l’aumento della frequenza diurna feriale dei bus della linea 6. La stessa linea che invece la Saf ha tagliato nei giorni festivi. Allo stesso modo chiedono di spostare le fermate degli autobus extraurbani da via Cotonifico in viale Pasolini. «In questo modo - sottolinea Valentini - il servizio sarebbe più funzionale all’università e renderebbe più fluido il traffico lungo via Cotonificio».
«Questa zona è completamente isolata» insiste Valentini nel far notare che il potenziamento del trasporto pubblico locale, in questo momento di crisi economica, sarebbe un aiuto concreto alle casse già provate delle famiglie che per andare a lavorare o per portare i figli a scuola sono costretti a usare l’auto».
Non basta, i residenti in via Cotonificio, via Colugna, via Pio Paschini definita «una cattedrale nel deserto», e via Moimesso, si soffermano anche sull’ex tracciato della ferrovia destinato a ospitare una pista ciclabile. Qui, fino a poco tempo fa, gli abitanti nella zona andavano a passeggiare anche con i cani. Ora sostengono di non poterlo più fare perché nel tratto parallelo a via Cotonificio «c’è una casa cantoniera disabitata, “occupata” da chi attraverso varchi ricavati nei muri sfondati accede al suo interno in cerca di riparo». Senza contare, conclude Valentini, «la pericolosità di via Moisesso troppo spesso teatro di incidenti stradali». Ecco perché gli abitanti propongono di creare in via Paschini, via dal Melon e via Moisesso, un circuito a senso unico che contribuirebbe a ridurre il traffico nella zona.


giovedì 21 febbraio 2013

Teleriscaldamento a Udine nordovest


Lavori stradali, deviazioni del traffico in via Cotonificio. Si tratta dell'opera di posa dei tubi per il teleriscaldamento, con cui Udine compie un atto meritorio in sé, ovvero provvedere forniture di acqua calda per il riscaldamento all'Ospedale, al Palamostre per la piscina, nonché a alcuni condomini. Vedremo a quanti cittadini sarà possibile l'allacciamento per usi privati, previsti. Qui sotto l'articolo del Messaggero Veneto.


martedì 19 febbraio 2013

3 MARZO 2013: EVENTO IN BICICLETTA SULLA EX-FERROVIA UDINE-MAJANO

 
Pubblichiamo il seguente invito ricevuto via email da Abicitudine FIAB.
 
"Dall'anno 2008, la prima domenica di marzo è dedicata alle Ferrovie dimenticate. Co.Mo.Do.-Conferenza Mobilità Dolce (organismo che comprende 24 grandi Associazioni ambientaliste italiane) la promuove per sensibilizzare le Amministrazioni e la popolazione al recupero, come itinerari ciclopedonali, di vecchie ferrovie dismesse da decenni e abbandonate ai rovi ed all'incuria. Da quel giorno, sono rinati a nuova vita centinaia di km di ex-ferrovie in tutta Italia e la FIAB, presente in Co.Mo.Do., continua la sua opera di promozione.
IL 3 MARZO 2013 I SOCI ED GLI AMICI SONO INVITATI A PARTECIPARE ALL'EVENTO IN BICICLETTA SULLA EX-FERROVIA UDINE-MAJANO, in collaborazione con Italia Nostra, la Comunità Collinare del Friuli ed i Comuni di Udine e di Pagnacco.
L'intento è che il tracciato rimanente venga trasformato in itinerario ciclopedonale, collegando così in maniera facile e sicura la città di Udine ai paesi delle Colline del Friuli: si riutilizzeranno così in maniera efficace dei beni pubblici abbandonati!
L'ESCURSIONE E' APERTA A TUTTI Per saperne di più sulle ferrovie dismesse in Italia e sugli avvenimenti di questa giornata, andate al sito http://www.ferroviedimenticate.it o su facebook https://www.facebook.com/groups/396609203698611/
E' gradito un cortese cenno di risposta qualora si intenda partecipare all'evento, dandone diffusione ai vostri soci o aderenti.
Cordiali saluti
il Consiglio direttivo di Abicitudine FIAB"
 
 
Coordinamento F.V.G.

Domenica 3 marzo 2013
La ferrovia fantasma: Udine-Majano

Percorrendo le strade a nord-ovest di Udine troviamo diverse costruzioni "fuori posto": ponti parzialmente distrutti, rilevati in terra, viadotti abbandonati, vecchi caselli e stazioni ferroviarie costruite nel nulla… come mai? Non è mai passato un treno da quelle parti! Invece una linea ferroviaria fu iniziata tra il 1914 e 1915: doveva collegare la città di Udine con le colline moreniche ed intersecarsi alla stazione di Majano.
Alla fine degli anni ‘20 i lavori cessano e tutto rimane abbandonato: 26 km di tracciato a cui mancavano soli i binari per essere definiti "ferrovia", perché il resto c’era quasi tutto,… una ferrovia fantasma, che però ha segnato il paesaggio collinare e udinese per molti decenni.
Dopo il terremoto del 1976 inizia lo smembramento del sedime per altri scopi ed ora ne rimangono inutilizzati solo pochi km. Cosa farne? Pedalando assieme potremo scoprire come far rifiorire questo luogo della memoria.
 
Programma dell’escursione in bicicletta
 
Ritrovo ore 9.30 sul piazzale del mercato di Viale Vat - Udine.
Breve descrizione del programma della giornata, del percorso e della storia della ferrovia.
Partenza max ore 9.50 in direzione Pagnacco (9 km). Il percorso si sonda sul tracciato ferroviario fino alle porte di Colugna. Poi per strade secondarie e lungo l’Ippovia del Cormor si raggiunge il Municipio di Pagnacco.
Ore 10.30 Incontro con il Sindaco di Pagnacco Ripartenza max ore 10.50 in direzione di Colloredo di M.A. (9 km) per strade secondarie.
Ore 11.45 Arrivo a Colloredo di Monte Albano ed incontro con il Presidente della Comunità Collinare del Friuli.Distribuzione della cartografia "I like Biike" sui percorsi cicloturistici delle colline moreniche friulane e visita ai resti del Castello in fase di ricostruzione.
Alle 12.30 circa, di nuovo in sella per andare a pranzo a Fontanabona (5,5 km) c/o chiosco della COSPALAT.
Sosta pranzo dalle 13.00 alle 14.00 presso chiosco COSPALAT di Fontanabona
Si riparte alle 14.00 alla volta di Udine (11,5 km) attraverso Tavagnacco, Branco, Feletto, Cavalicco e Molin Novo.
Arrivo a Udine sul piazzale di Viale Vat entro le 15.30/16.00.
Totale 35 km, su strade secondarie e sterrati; ci sono alcune brevi salite e diversi saliscendi.
Il pranzo è al sacco. Chi desidera, può gustare al chiosco i formaggi prodotti dalla COSPALAT nonché i salumi tipici e le altre prelibatezze in vendita.
Si può partecipare con qualunque tipo di bicicletta, purché sia dotata di cambio. La partecipazione è aperta a tutti. I minori devono essere accompagnati dal genitore o chi ne fa le veci; l’escursione non consigliata ai minori di 8 anni. Si consiglia l’uso del caschetto.
Quota di partecipazione: 2 Euro soci FIAB; 5 Euro non soci
Prenotare entro venerdì 1 marzo 2013
c/o Elisabetta Rosso 339-7861502 - abicitudine@gmail.com
 
 


giovedì 31 gennaio 2013

Dal blog di Federico Pirone, consigliere per SEL

Investire sul trasporto pubblico anziché tagliare: le responsabilità della regione e della provincia


I cittadini che, dal 4 febbraio prossimo, troveranno un servizio di Trasporto pubblico locale ridotto, devono sapere che questa scelta è stata operata in totale autonomia dalla Regione e dalla Provincia e che il comune di Udine si è trovato di fronte – come del resto anche i lavoratori stessi e le organizzazioni sindacali – a decisioni già assunte sulle quali non è stato minimamente consultato.
Questa riduzione produrrà disagi ai cittadini: la conseguenza sarà che aumenterà il traffico privato, peggiorando la qualità dell’aria e della vivibilità, a discapito soprattutto di chi vive nei quartieri più periferici della città. Per quanto riguarda il trasporto extra-urbano vengono pesantemente colpite le fasce deboli che devono sobbarcarsi l’aumento di costi che deriva dall’uso dell’automobile o che si vedono negato il diritto alla mobilità, talora anche legato a ragioni di lavoro.
Una scelta in assoluta controtendenza rispetto a quanto avviene nel resto dell’Europa, dove si investe nel trasporto pubblico come una piena ed efficace misura di welfare, a favore della mobilità dei più deboli e come forma di contrasto all’obesità. Il costo sempre più elevato della benzina rende imprescindibile limitare l’uso della macchina e ha aumentato nell’ultimo anno le utenze del trasporto pubblico, a dimostrazione che il bacino di potenziali utenti anche in provincia è notevole: è una linea politica che va seguita e rafforzata, non penalizzata.
Con quale criterio infatti poi si decidono queste misure? Verranno garantiti almeno i collegamenti con i servizi fondamentali della città come gli Ospedali verso cui non possono esistere orari di sospensione del servizio per scarso utilizzo?
Chiediamo con forza l’istituzione di un tavolo di confronto tra le Istituzioni locali (compresi i comuni dell’Hinterland interessati dalla relazione con il tessuto cittadino) e i vertici della Saf per trovare soluzioni condivise che permettano di gestire una situazione delicata a favore di un servizio, per noi di Sel, imprescendibile.
 
Federico Pirone

venerdì 11 gennaio 2013

Meno fondi, tagliati i bus in tutta Udine

La Regione risparmia 1,7 milioni di euro e la Provincia diminuisce le corse nelle linee 1, 11, 6, 7 e 4. Polemica con il Comune

UDINE. La Regione taglia del 5% i fondi sul trasporto pubblico e la Provincia riduce le corse dei bus urbani ed extraurbani. In città, le zone più colpite sono Laipacco, Cormor, Colugna, le Baldasserie, Beivars, Godia, via Marsala, Udine est e il centro storico, dove dal primo febbraio saranno ridotte le corse. Lo stesso accadrà in tutto il Friuli. I mezzi pubblici, infatti, percorreranno 700 mila chilometri in meno per un valore pari a 1 milione 756 mila euro. Quella della Provincia è stata una scelta obbligata, ma non concordata con il Comune come scrive, in una nota, l’assessore provinciale, Franco Mattiussi. «Quei tagli - replica Pizza - li abbiamo subiti e non concordati. A pagare il conto più elevato saranno i cittadini del capoluogo friulano».
Ma andiamo con ordine e vediamo come cambierà il trasporto pubblico in città. Stando alla delibera approvata dalla giunta provinciale, a Udine la riorganizzazione delle corse riguarderà per lo più le linee festive: nel pomeriggio-sera i bus della linea 1 saranno meno frequenti e così il passeggero, tra una corsa e l’altra, dovrà attendere 20 anziché 13 minuti. Stesso copione per la linea 4, in questo caso l’attesa passa da 15 a 25 minuti. Cancellate invece le corse festive delle linee 6 e 7. Nei giorni feriali e sempre nella fascia pomeriggio-sera, invece, sarà diminuita la frequenza delle corse nelle linee 4, 8 e 11, mentre nei pomeriggi estivi, è prevista una riduzione della frequenza da 13 a 20 minuti, sulle linee 1 e 4.
Questo in termini generali perché Gino Zottis, l’amministratore della Saf, la società che gestisce il trasporto pubblico in regione, non chiarisce qual è la fascia pomeriggio-sera: «Stiamo definendo i dettagli» spiega nell’assicurare che tutti i tagli sono stati applicati nelle «fasce di morbida, ovvero nelle ore meno frequentate da operai e studenti». Lo stesso vale per il servizio extraurbano con diminuzione delle corse nelle zone di Tolmezzo, Tarvisio, Latisana, Tarcento, Gemona e San Daniele. Saranno rivisti anche i collegamenti Udine-Grado e le corse urbano di Lignano.
«Dopo una prima fase di monitoraggio - assicura Mattiussi - se il servizio risulterà carente, ricalibreremo i servizi con variazioni minime di orario e modifiche di percorso. Nel caso di criticità rilevate non mancheremo di aggiustare il tiro». Mattiussi però è certo di aver ridotto al minimo i disagi per i cittadini, ma Pizza la pensa diversamente: «Udine subisce il 20% dei tagli del chilometraggio e gli effetti ricadranno sui cittadini. Per questo motivo - ribadisce l’assessore - ci dissociamo dalle scelte della Regione e la responsabilità degli inevitabili disagi che sopporteranno d’ora in poi resta della Regione e della Provincia».
Detto questo, Pizza torna a far notare che «in un anno in cui la crisi si fa sentire e la gente usa sempre più l’autobus, la scelta della Regione di tagliare quasi due milioni di euro in provincia di Udine è scellerata, soprattutto in considerazione degli emendamenti passati all’ultimo minuto in consiglio regionale per elargire finanziamenti a macchia di leopardo anziché lasciare inalterato un servizio essenziale per i cittadini».

 

Messaggero on line, 11 gennaio 2013

di Giacomina Pellizzari