venerdì 11 gennaio 2013

Meno fondi, tagliati i bus in tutta Udine

La Regione risparmia 1,7 milioni di euro e la Provincia diminuisce le corse nelle linee 1, 11, 6, 7 e 4. Polemica con il Comune

UDINE. La Regione taglia del 5% i fondi sul trasporto pubblico e la Provincia riduce le corse dei bus urbani ed extraurbani. In città, le zone più colpite sono Laipacco, Cormor, Colugna, le Baldasserie, Beivars, Godia, via Marsala, Udine est e il centro storico, dove dal primo febbraio saranno ridotte le corse. Lo stesso accadrà in tutto il Friuli. I mezzi pubblici, infatti, percorreranno 700 mila chilometri in meno per un valore pari a 1 milione 756 mila euro. Quella della Provincia è stata una scelta obbligata, ma non concordata con il Comune come scrive, in una nota, l’assessore provinciale, Franco Mattiussi. «Quei tagli - replica Pizza - li abbiamo subiti e non concordati. A pagare il conto più elevato saranno i cittadini del capoluogo friulano».
Ma andiamo con ordine e vediamo come cambierà il trasporto pubblico in città. Stando alla delibera approvata dalla giunta provinciale, a Udine la riorganizzazione delle corse riguarderà per lo più le linee festive: nel pomeriggio-sera i bus della linea 1 saranno meno frequenti e così il passeggero, tra una corsa e l’altra, dovrà attendere 20 anziché 13 minuti. Stesso copione per la linea 4, in questo caso l’attesa passa da 15 a 25 minuti. Cancellate invece le corse festive delle linee 6 e 7. Nei giorni feriali e sempre nella fascia pomeriggio-sera, invece, sarà diminuita la frequenza delle corse nelle linee 4, 8 e 11, mentre nei pomeriggi estivi, è prevista una riduzione della frequenza da 13 a 20 minuti, sulle linee 1 e 4.
Questo in termini generali perché Gino Zottis, l’amministratore della Saf, la società che gestisce il trasporto pubblico in regione, non chiarisce qual è la fascia pomeriggio-sera: «Stiamo definendo i dettagli» spiega nell’assicurare che tutti i tagli sono stati applicati nelle «fasce di morbida, ovvero nelle ore meno frequentate da operai e studenti». Lo stesso vale per il servizio extraurbano con diminuzione delle corse nelle zone di Tolmezzo, Tarvisio, Latisana, Tarcento, Gemona e San Daniele. Saranno rivisti anche i collegamenti Udine-Grado e le corse urbano di Lignano.
«Dopo una prima fase di monitoraggio - assicura Mattiussi - se il servizio risulterà carente, ricalibreremo i servizi con variazioni minime di orario e modifiche di percorso. Nel caso di criticità rilevate non mancheremo di aggiustare il tiro». Mattiussi però è certo di aver ridotto al minimo i disagi per i cittadini, ma Pizza la pensa diversamente: «Udine subisce il 20% dei tagli del chilometraggio e gli effetti ricadranno sui cittadini. Per questo motivo - ribadisce l’assessore - ci dissociamo dalle scelte della Regione e la responsabilità degli inevitabili disagi che sopporteranno d’ora in poi resta della Regione e della Provincia».
Detto questo, Pizza torna a far notare che «in un anno in cui la crisi si fa sentire e la gente usa sempre più l’autobus, la scelta della Regione di tagliare quasi due milioni di euro in provincia di Udine è scellerata, soprattutto in considerazione degli emendamenti passati all’ultimo minuto in consiglio regionale per elargire finanziamenti a macchia di leopardo anziché lasciare inalterato un servizio essenziale per i cittadini».

 

Messaggero on line, 11 gennaio 2013

di Giacomina Pellizzari

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