venerdì 21 dicembre 2012

Due lettere ai giornali

Due lettere di Massimo Romanutti, consigliere del Comitato Udine NordOvest, pronte per essere spedite ai giornali.
Una ci racconta della risposta che è stata ricevuta dagli operatori del sistema e-Part di Udine, quella mappa interattiva online che il Comune utilizza per permettere ai cittadini di segnalare problematiche cittadine relative alla mobilità, al verde pubblico, al decoro urbano.
Ed è una risposta francamente inaccettabile, quasi offensiva, rispetto all'indicazione di una possibile soluzione per l'incrocio di via Moisesso con via Cotonificio.
Ormai più di un anno e mezzo fa il Comitato presentava al Comune di Udine una lettera con tutte le segnalazioni dell'assemblea del Comitato, e proponeva delle soluzioni e delle migliorie.
Una di queste riguardava l'impedire la svolta a sinistra da via Moisesso su via Cotonificio, sarebbe bastato un cartello con l'obbligo di svolta a destra, e si sarebbero evitati nel corso di questi mesi due o più incidenti, e molti ingorghi di automobili. Niente. L'assessore Pizza si era espresso favorevolmente (ci sono i verbali qui sul blog pubblicati), ma da quella volta niente si è mosso.

La seconda lettera riguarda un problema di topi. Pantegane, vicino ai cassonetti dei rifiuti. Perché i cassonetti sono messi lì in mezzo alla strada, e decisamente non siamo in presenza di un fulgido esempio di decoro urbano.


Incrocio pericolosoCon la presente segnalo la pericolosità più volte evidenziata in tutti i modi al Comune di Udine
e sempre rimasta inascoltata dell’incrocio tra via Moisesso e via del Cotonificio; zona a nord di
Udine.
Questo incrocio è pericoloso perché chi percorre via Moisesso per poter girare verso Feletto
immettendosi su via del Cotonificio esce sulla stessa via creando non poche difficoltà a chi da
Feletto percorre la strada verso Udine. Basterebbe semplicemente che chi proviene da Colugna o dai Rizzi, anziché percorrere via Moisesso andasse fino alla rotonda dell’Ancona (100 metri in più) e non ci sarebbero più problemi; bisogna quindi mettere un DIVIETO di svolta a sinistra alla fine di via Moisesso segnalandolo anche ad inizio via.
Il Comune, sollecitato tramite il servizio “e-Part ascolto attivo” ha dato la seguente risposta:
“si esprime parere negativo alla proposta avanzata in quanto l'obbligo di svolta a destra verrebbe verosimilmente ignorato dagli automobilisti già abituati a girare verso sinistra. Dalle statistiche sugli incidenti stradali il sito risulta comunque essere tra quelli a bassa pericolosità”
E allora se uno è abituato a parcheggiare sulle strisce, a correre in centro abitato a 100 km/h non si può multare??????? Diciamo queste cose a tutte le persone coinvolte in incidenti in questo punto nel 2012? Aspettiamo la gravità dell’incidente leggasi “il morto” per intervenire?
Non voglio dire …l’avevo detto!
Ricordo che è stata fatta anche una raccolta di firme in merito all’argomento esposto e anche
quella è rimasta inascoltata. Invito i nostri cari amministratori che non ritengono pericoloso
l’incrocio, a passarci 3 volte al giorno con i propri figli in macchina come faccio io, avrebbero una prospettiva diversa del problema.
Grazie e saluti

Ratti in cittàCon la presente segnalo il DEGRADO che una parte di città sta vivendo.
La parte di città a cui mi riferisco è quella che si trova tra l’ospedale civile (che sta subendo un
ampliamento con ricadute sul territorio) e l’Università che ospita un elevato numero di studenti (con pesanti ricadute sul traffico).
Dopo aver fatto sentire la nostra voce con svariate segnalazioni sul traffico, l’ultima delle
nefandezze non ascoltata è il prolificare di RATTI nelle vicinanze dei cassonetti dei rifiuti; in
particolare in quelli di via del Cotonificio di fronte a via Jacopo Belgrado.

Sono letteralmente invasi dai ratti, diventa PERICOLOSO anche portare un semplice
sacchetto dell’umido. Capisco la maleducazione di chi abbandona i rifiuti, ma un intervento di
derattizzazione, di pulizia dell’area (si trova in mezzo a cespugli e sterpaglie varie) da parte del
Comune o dalla Net ci vuole. Insomma non si può più attendere.

Il Comune, sollecitato ad una risposta tramite il servizio “e-part ascolto attivo” in rete è purtroppo andato “fuori tema”, si direbbe a scuola, soffermandosi sull’inciviltà e maleducazione di abbandonare rifiuti, a segnalare alla Polizia Municipale eventuali comportamenti scorretti , ad avvertire la Net per rimuovere i rifiuti abbandonati... indicazioni non propongono soluzioni. L’argomento centrale è stato ignorato, ovvero il prolificare e la presenza di un numero considerevole di RATTI.
Mi chiedo: perché in Italia non si vuole mai risolvere ma sempre porre rimedio? Quanto costano i ripetuti interventi peraltro inutili ?
Se la zona rifiuti fosse inquadrata in una base di cemento separata dalla vegetazione con strutture che ne delimitino l’area, piuttosto che abbandonata sul ciglio della strada, invasa da cespugli, sarebbe più sicura, più pulita e qualcuno ci penserebbe prima di abbandonare rifiuti (anche se non giustifico chi lo fa sia chiaro!).
Grazie e saluti